Etna - eruzione del 2 giugno 2025
- caterinazei
- 3 giu
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L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e uno dei più attivi al mondo.

Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri: la Voragine e la Bocca Nuova, formate all'interno del Cratere Centrale, il Cratere di Nord-Est e il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro crateri, sia dai fianchi della montagna.
L’elemento distintivo dell’Etna è il tipo di attività. Infatti, le eruzioni prevalenti sono effusive, con un persistente degassamento: emissioni di gas, che generano il caratteristico pennacchio osservabile sulla cima del vulcano; e qualche colata di lava.
Si possono però verificare anche attività più tendenti all’esplosivo come quelle di tipo stromboliana, cioè caratterizzate da emissioni di cenere, lapilli, bombe vulcaniche e fontane di lava.
L’ attività del 2 giugno 2025 è stata proprio di quest’ultimo tipo, di cui l’inizio è stato contraddistinto dalla variazione dei parametri abitualmente monitorati, come un incremento del tremore sismico e deformazione del suolo. Nelle ore successive è iniziata così un vero e proprio parossismo con esplosioni stromboliane di intensità crescente, localizzate intorno al cratere di Sud-est. Da questo si sono generate tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est, ramificandosi in più bracci, e l’ultima, si è diretta a nord.
Quello che ha fatto la differenza in questo evento, è stata la generazione di un flusso piroclastico, una nube ardente che scende lungo il pendio del vulcano con velocità che possono raggiungere i 700km/h e temperature fino a 1000°C. Uno dei fenomeni più distruttivi e imprevedibili legati all’attività vulcanica. In questo caso dovuta, al collasso di una porzione del fianco del cratere di sud-est.
Una panoramica delle meraviglie che si possono trovare sull'Etna le puoi trovare nella puntata di Ma Davvero? su RaiPlay , che abbiamo girato proprio sul vulcano.
Mentre, abbiamo parlato di flusso piroclastico, in particolare uno dei più distruttivi mai registrati nella puntata di Ma Davvero? sul Vesuvio
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