Abra Pampa, le montagne di piombo
- caterinazei
- 12 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Quante tipologie di montagne conoscete? Quelle ovviamente in roccia, di inerti, di sale… e di piombo ne conoscete? Purtroppo ne esiste anche una di questo metallo pesante pericolosissimo, rappresentando una vera e propria bomba ecologica ma partiamo dall’inizio.

Nel 1955, nella città di Abra Pampa, in Argentina, fu costruita la fonderia Metal Huasi. L’impianto rimase attivo per oltre trent’anni, rappresentando la principale attività economica della città. Secondo l’Atlante della giustizia ambientale, già durante gli anni di attività si registravano pericolosi livelli di contaminazione dell’aria, che diventava pesante, faceva bruciare occhi e gola a chi abitava nei paraggi.
Quando alla fine degli anni 80 l’impianto chiuse i battenti, la situazione si aggravò. Infatti, vere e proprie montagne di piombo e rifiuti inquinanti vennero abbandonate a cielo aperto in diverse aree della città, anche vicino alle abitazioni, esponendo l’intera popolazione all’inalazione di sostanze altamente tossiche. Si parla di circa 30mila tonnellate di piombo che continuarono ad avvelenare suolo, acqua, aria e persone senza che nessuno intervenisse per rimuoverle o bonificare la zona.
Nel 2006, uno studio dell’Università di Jujuy ha rilevato che nel sangue dell’81% dei bambini di Abra Pampa erano presenti livelli di piombo talmente alti da essere considerati potenziali cause di danni neurologici e fisici molto gravi.
Per l’OMS, il piombo inalato o ingerito si distribuisce nel cervello, nei reni, nel fegato e nelle ossa: si tratta di un elemento che non può essere in alcun modo trasformato o espulso. Dopo forti contrasti da parte dei cittadini nel 2007 iniziò il programma di bonifica del sito che si concluse 10 anni dopo, troppo tardi per quei bambini nati e cresciuti con problematiche molto gravi.







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